Bibliografia


 

Numismatica e storia del collezionismo

 

Dopo la pubblicazione della tesi di laurea, ha scritto articoli riguardanti la monetazione greca e romana.

Ha catalogato e studiato rinvenimenti monetali in tombe di santi: san Silvestro a Nonantola, san Cassiano a Imola e san Geminiano a Modena. Quest’ultima ricerca è stata condotta in collaborazione con Lucia Travaini.

Ha collaborato all’edizione della collezione paterna di monete romane provinciali.

Ha scritto un saggio dedicato alla moneta greca inserito nell’Atlante dei Greci della casa editrice Einaudi.

Fin dall’inizio ha portato avanti un’indagine sulla storia della disciplina numismatica a partire dalle sue origini, con particolare riguardo al fenomeno del collezionismo di monete antiche e al suo significato storiografico. Tale percorso l’ha portata a studiare – insieme al padre – Celio Calcagnini e la storia della collezione di monete degli Estensi, sia in ambito ferrarese che modenese.

Ha condotto ricerche su temi di storia della cultura antiquaria dell’età rinascimentale e manierista, come la querelle monete-medaglie e il legame fra lo studio delle monete antiche e i trattati di imprese del secolo XVI. Ha approfondito particolarmente la figura di Enea Vico, primo studioso della moneta antica e grande incisore, riscoprendo a Modena importanti testimonianze della sua attività e dei suoi progetti.

Progettando di analizzare il tema delle “Raccolte numismatiche e scambi antiquari del secolo XVI” ha scritto sul collezionismo numismatico a Venezia e negli stati estensi.

Ha proseguito questo filone di ricerche in collaborazione con il Bollettino di Numismatica esaminando i protagonisti del panorama collezionistico e antiquario bolognese. 

Sempre legato al Cinquecento è lo studio su Achille Stazio, il maggiore umanista portoghese, e sul suo percorso formativo italiano, come emerge dalle sue postille ad un codice della Biblioteca Estense.

       Ha studiato l’esperienza numismatica del frate reggiano Giovanni Battista Cattaneo, la cui collezione è oggi gran parte del medagliere del Museo Archeologico di Parma.

       A partire dalla figura di Francesco Mezzabarba Birago ha iniziato una ricerca dedicata all’origine degli attuali corpora numismatici e alla nascita e sviluppo di questi strumenti fin dal secolo XVI, delineando un quadro del collezionismo a Milano nel Seicento.

       Ha studiato la notevole figura di Benedetto Bacchini visto per la prima volta quale studioso di monete.

       Ha indagato i medaglioni con busti di imperatori romani dipinti nella Sala dei Mori del Castello di Carpi e trattato dei modelli della pittura antiquaria fra Quattrocento e Cinquecento ad essi legati.

      Studiando il collezionismo e l’erudizione antiquaria a Roma ha proseguito il tema dell’origine e formazione dei corpora numismatici, con particolare riguardo ad un prezioso libro di Adolf Occo interamente postillato.

Sul collezionismo e l’antiquaria romana fra Cinque e Seicento ha pubblicato per le Edizioni Quasar di Roma, nella collana “Monete” una monografia composta da sei capitoli, che traccia un quadro del fenomeno a partire dalle fonti archivistiche, dai libri a stampa, dalle incisioni, dalle monete, proponendo percorsi tematici specifici frutto dell’esperienza maturata sulle biografie e le collezioni dei protagonisti e del materiale raccolto in quasi vent’anni di ricerche in archivi, biblioteche e musei. La monografia si avvale della prefazione di Andrew Burnett e di un saggio introduttivo di Claudio Franzoni.

Più di recente si è occupata di studi di ambito veneto, approfondendo la figura del collezionista padovano Giovanni de Lazara, l’epistolario, la figura di Giovanni da Cavino e le problematiche connesse all’emulazione dell’antico e alla produzione di medaglie ‘all’antica’ e di falsi (congresso Translatio nummorum, Berlino 2011).

Ha scritto sulla rete del commercio di monete antiche nel Seicento in connessione con l’ampia diffusione di monete false, che grazie ai carteggi di collezionisti e mercanti, fa emergere il ricordo di  alcuni fra i cosiddetti “antiquari da pasticci”.

Ha in corso lo studio del carteggio e dei manoscritti di Celestino Cavedoni, bibliotecario e conservatore del medagliere estense. Nell’ambito delle ricerche cavedoniane, con Pietro Baraldi e Paolo Zannini del Dipartimento di Chimica dell’Università di Modena e Reggio, ha studiato le illustrazioni monetali galvanoplastiche a rilievo con coloritura metallica che illustrano l’opera di Gennaro Riccio (1855).

 Proseguendo gli studi sul circolante collezionistico e la diffusione di pezzi falsi ha preso in esame la collezione del medico padovano del secolo XVII Sebastiano Gussoni Giuliani e una inedita lettera erudita di Rinaldo Degli Albizi a Francesco Mezzabarba Birago. Ha anche trattato delle metodologie di pulizia e valutazione delle monete antiche da parte degli 'antiquari' di età moderna. 

Si è occupata dei metodi di ordinamento delle collezioni di monete esposti da Louis Jobert. Per quanto riguarda l'allestimento di materiali monetali ha ricostruito la serie di monete antiche presenti in quell'eccezionale arredo-monumento che è il Deser Braschi, oggi al Louvre.

Ha continuato a studiare l'approccio alla moneta antica nel secolo XVI approfondendo i collegamenti tra l'epistolario e la riscrittura dell'opera sulle monete/medaglie degli antichi di Sebastiano Erizzo, pubblicando un disegno inedito di Pirro Ligorio per il De arte gymnastica di Girolamo Mercuriale, presentando il codice latino 496 (Biblioteca Estense Universitaria, Modena) con i disegni di Enea Vico per la mostra e la pubblicazione del progetto Translatio Nummorum e analizzando i metodi interpretativi delle raffigurazioni monetali all'interno della mentalità e della cultura simbolica di età rinascimentale.

Ha proposto di identificare Francesco d'Este, figlio illegittimo di Leonello, nel famoso ritratto L’uomo con moneta romana di Hans Memling.

Ha partecipato al congresso internazionale Ars critica numaria. Joseph Eckhel (1737–1798) and the development of numismatic method (Vienna, 2015) con un testo su Domenico Sestini critico di Eckhel, edito poi nel 2022, e alla prima FINA Conference su Numismatic antiquarianism through correspondence (16th-18th c.) (Roma, 2017), con un testo che tratta delle rarità monetali di Pertinace, Didio Giuliano, Pescennio Nigro e Gordiano I e II.

 Per la mostra Mutina splendidissimache celebra i 2200 anni della fondazione di Modena romana, ha scritto contributi sull'incontro di Hubert Goltz con i collezionisti modenesi del Cinquecento e sul carteggio di Celestino Cavedoni, bibliotecario e conservatore del museo estense in contatto con tutta Europa.

Ha partecipato al convegno internazionale tenuto a Modena, Abbazia di San Pietro, su Benedetto Bacchini nell’Europa fra Sei e Settecento: libri, arti e scienze con una relazione (non edita) e curando la mostra bibliografica allestita presso l'Accademia nazionale di scienze, lettere e arti di Modena dal titolo I libri di Benedetto Bacchini, abate nel monastero di San Pietro in Modena. Un resoconto dell'intervento a questo link, pp. 37-39.

Si è occupata di monete false, ritoccate, mal lette, come una famosa Annia Faustina, monete utilizzate per ricostruire la cronologia imperiale dagli eruditi fra Seicento e Settecento, posizionati su opposti fronti e impegnati in un'aspra polemica.

Ha letto e commentato una grida del 1719 che istituiva a Modena una privata lotteria per la vendita della collezione della famiglia Pedroni, comprenden-te una raccolta di monete antiche, alcune rare, conservate insieme a una collezione d'arte pittorica e una wunderkammer finora ignota e inedita.

Nel 2021 ha partecipato al convegno De re vestiaria. Antichità e moda nel Rinascimento, tenutosi a Venezia, parlando del vestiario antico nelle fonti monetali nell’età dell’antiquaria.

 Si è occupata del ritratto di Enea Vico.

 

 

 

Biblioteche, archivi e altri studi

 

 

Ha redatto relazioni sul lavoro di catalogazione dei fondi e archivi dell’Accademia (Fondo Soli, Manoscritti, Archivio dei Concorsi a premi, Collezione di gride).

Per l’Accademia Nazionale di Scienze, lettere e Arti di Modena ha scritto tre monografie. La prima monografia è dedicata alla storia della Biblioteca dell’Accademia (è edita da Olsckhi). Le altre sono dedicate al Fondo Soli e all’Archivio dei Concorsi a premi (edite dall’Accademia nella collana che illustra i suoi fondi).

       In qualità di socia del Centro Studi Muratoriani ha realizzato un database degli oltre 2000 corrispondenti di Lodovico Antonio Muratori, esaminando tutte le filze dell’epistolario conservate presso la Biblioteca Estense. Questo materiale è confluito nel catalogo dei corrispondenti di Muratori, pubblicato insieme al lavoro di indicizzazione bibliografica di Roberta Turricchia in un volume curato da Fabio Marri ed edito per l’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia Romagna. L'impegno è proseguito con studi di materiale muratoriano e il lavoro redazionale per Muratoriana Online, ma anche con la completa indagine della Filza 86 dell'Archivio Muratoriano, in collaborazione con Daniela Gianaroli, i cui risultati sono stati editi nel 2020.

        Insieme a Daniela Gianaroli ha trattato il tema delle corrispondenze femminili nel Carteggio Muratoriano nel volume per festeggiare i 60 anni di Maria Lieber.

       Insieme a Paola Di Pietro e Pietro Baraldi ha studiato il ritratto di famiglia di Muratori fanciullo.

       Con Alfredo Cottignoli ha curato il volume  “L’uomo, se non teme fatica, può far di gran cose”: studi muratoriani in onore di Fabio Marri, edito nel 2020.